RESIDENT EVIL WELCOME TO RACCOON CITY – Recensione

Resident Evil rappresenta da sempre la serie Survival Horror per eccellenza. La serie videoludica creata nel 1996 da Shinji Mikami nel corso degli anni ha saputo rinnovarsi, ridefinendo ogni volta il genere. Non si può dire lo stesso della sua controparte cinematografica. La saga diretta da Paul W.S. Anderson e con protagonista Milla Jovovich si è sempre discostata parecchio dai videogiochi, offrendo il più delle volte delle trasposizioni scadenti.

Resident Evil Welcome to Raccoon City si presenta come un reboot della saga con l’intento di essere il più fedele possibile alla serie videoludica. Obiettivo perfettamente raggiunto. Nonostante qualche differenza e la poca somiglianza dei protagonisti con le controparti ludiche, il nuovo Resident Evil è proprio come dovrebbe essere un adattamento cinematografico della saga. Un film con tutti gli elementi caratteristici dei survival horror.

LA STORIA

A Raccoon City, sede dell’azienda farmaceutica Umbrella Corporation, le cose non stanno andando affatto bene. Una serie di sparizioni e macabri omicidi stanno devastando la città. I cittadini di Raccoon City stanno tutti mostrando i segni di una strana malattia. Si sospetta che dietro questi casi possa nascondersi una fuga accidentale di un virus letale dai laboratori Umbrella. La divisione Special Tactics And Rescue Service del dipartimento di polizia di Raccoon (RPD) è chiamata ad investigare sugli omicidi. La S.T.A.R.S. si divide in due team: il team Bravo si reca per primo a Villa Spencer per indagare. Dopo aver perso il contatto con loro, il dipartimento di polizia invia in aiuto anche il team Alpha composto dagli agenti Chris Redfield (Robbie Amell), Jill Valentine (Hannah John-Kamen), Barry Burton e il capitano Albert Wesker (Tom Hopper). Nel frattempo in città gli abitanti iniziano a trasformarsi in zombie a causa del T-virus della Umbrella. Leon S. Kennedy (Avan Jogia), al suo primo giorno di lavoro, rimasto al dipartimento di polizia incontra Claire Redfield (Kaya Scodelario), sorella di Chris, venuta in città in cerca del fratello. Intrappolati all’interno del dipartimento, i due dovranno cercare una via di fuga dalla città infestata dagli zombie.

PRO

Welcome to Raccoon City fonde in unico film la storia del primo e del secondo Resident Evil in maniera molto efficace. Ecco spiegata la contemporanea presenza del duo Chris Redfield/Jill Valentine (Resident Evil) e Claire Redfield/Leon S. Kennedy (Resident Evil 2). Ognuno però ha la sua linea narrativa. La storia e la caratterizzazione dei personaggi è estremamente fedele ai videogiochi. Anche la progressione della storia ricalca quella dei giochi. Poche armi e munizioni, esplorazione in corridoi bui e angusti, scontri con zombie, cani, mostri e ovviamente con il boss finale.

• La stessa cura messa nella storia si vede anche nella messa in scena. Le ambientazioni e le atmosfere sono esattamente quelle che tutti ricorderete del primo e del secondo capitolo, dalla Villa, l’organatrofio, fino al dipartimento di polizia e la città di Raccoon City. Vi sembrerà di rivivere il terrore dei videogiochi.

CONTRO

• La CGI non sempre è all’altezza, soprattutto nelle scene finali. Si percepisce molto il distacco tra gli effetti reali e quelli digitali, anche perché, al contrario della cgi, il trucco prostetico usato per la realizzazione degli zombie è ottimo.

• Gli attori se la cavano bene nelle loro parti e anche la caratterizzazione non è male. La poca somiglianza con i volti noti dei videogiochi però potrebbe far storcere un po’ il naso.

Se siete fan di Resident Evil non potete perdere Welcome to Raccoon City al cinema. Finalmente un film fedele alla saga che vi immergerà di nuovo nelle atmosfere dei giochi.

VOTO: 7,5

Classificazione: 3 su 5.

Volete recuperare i giochi? La saga di Resident Evil vi aspetta anche su Nerdpop.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: